

Donne e ipertensione: perché il cuore femminile merita più attenzione
Quando si parla di ipertensione, tendiamo a immaginare una malattia “uguale per tutti”. In realtà, il corpo femminile e quello maschile reagiscono in modo molto diverso, sin da giovani: le donne partono da valori medi di pressione più bassi rispetto agli uomini, e hanno spesso una frequenza cardiaca più elevata. Tuttavia, questo vantaggio iniziale si riduce con il passare degli anni: intorno alla menopausa, la pressione arteriosa nelle donne tende ad aumentare più rapidamente rispetto agli uomini, e questo cambiamento può portare a sottovalutare rischi e sintomi.
La pressione cambia con l’età e con il genere
Le variazioni della pressione nel tempo seguono traiettorie diverse tra uomini e donne. Questo significa che la prevenzione e i controlli devono tener conto del genere, altrimenti si rischia di non vedere segnali importanti, soprattutto prima della menopausa. Anche il cuore si adatta in modo diverso: nelle donne, l’ipertrofia ventricolare sinistra (cioè l’aumento dello spessore del muscolo cardiaco) può manifestarsi in momenti diversi rispetto agli uomini, e per questo i controlli devono essere personalizzati.
Terapie diverse, risultati diversi?
Curare l’ipertensione è fondamentale, ma anche qui c’è una questione di genere. Alcuni studi internazionali dimostrano che le donne ricevono più facilmente farmaci antipertensivi, ma spesso una gamma meno varia rispetto agli uomini. Questo potrebbe spiegare perché, col tempo, la pressione tende a restare più alta nelle donne rispetto agli uomini, nonostante la cura. Inoltre, c’è un altro fattore importante: l’aderenza alla terapia. A volte le donne smettono o sospendono la cura con più frequenza, forse per una diversa percezione della malattia o per minore attenzione del medico a questi aspetti. Una metanalisi che ha coinvolto più di 280.000 persone in 22 Paesi ha rivelato che gli uomini ricevono terapie più articolate, ma le donne accedono più spesso a farmaci antipertensivi singoli.
E in presenza di gravidanza?
Ci sono momenti nella vita di una donna in cui la gestione della pressione diventa ancora più delicata. Contraccettivi ormonali, gravidanza, allattamento e fertilità possono influire molto sul controllo della pressione e vanno considerati attentamente dal medico, in particolare alcuni farmaci antipertensivi, perché interferiscono con un sistema ormonale fondamentale per lo sviluppo del feto. È stato persino coniato un termine specifico: “sindrome fetale da blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone”, che può causare gravi malformazioni. Ecco perché una donna che desidera una gravidanza deve parlarne chiaramente con il medico, così da scegliere una terapia sicura e adatta a lei.
In sintesi: la pressione va ascoltata anche in chiave femminile
La pressione alta non è solo un numero sullo sfigmomanometro: è una storia che il corpo racconta, e che cambia da persona a persona. Nel caso delle donne, questa storia segue un copione diverso, legato a ormoni, fasi della vita e anche alla società, che spesso sottovaluta certi segnali.
Come misurare correttamente la pressione arteriosa a casa?
Si tratta di un’ottima abitudine per monitorare la propria salute, ma è importante farlo nel modo corretto. Ecco alcuni consigli pratici:
Prima della misurazione
- Scegli un ambiente tranquillo e rilassati per almeno 5 minuti prima della misurazione.
- Evita di fumare, bere caffè o alcolici e di fare attività fisica nei 30 minuti precedenti.
- Svuota la vescica, poiché una vescica piena può influenzare i valori della pressione.
- Siediti comodamente su una sedia con la schiena appoggiata, i piedi a terra e le gambe non incrociate.
Fonte: Fondazione Veronesi
Durante la misurazione
- Utilizza un misuratore di pressione automatico da braccio, preferibilmente validato clinicamente.
- Posiziona il bracciale sul braccio nudo, appena sopra il gomito, allineato con il cuore.
- Appoggia il braccio su una superficie piana, mantenendolo all’altezza del cuore.
- Rimani in silenzio e non muoverti durante la misurazione.
Dopo la misurazione
- Esegui due misurazioni a distanza di 1-2 minuti l’una dall’altra e calcola la media dei due valori.
- Annota i risultati in un diario o in un’app dedicata, includendo data e ora.
- Condividi i dati con il tuo medico durante le visite di controllo.
Fonte: SIIA – Società Italiana Ipertensione Arteriosa
Consiglio utile: Se hai più di 60 anni, misura la pressione almeno una volta a settimana anche se non hai una diagnosi di ipertensione. Una diagnosi precoce può fare la differenza.
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