Alberto Auricchio, vincitore del Premio Arrigo Recordati 2019, ottiene il più importante investimento seed con AAVantgarde Bio, la startup biotech di cui è fondatore.

Auricchio ha fondato AAVantgarde Bio nel 2021, guidata oggi dall’AD Natalia Misciattelli. Il mega round da 61 milioni di euro è stato condotto da Atlas Venture, Forbion e Longwood, venture capital internazionali nel settore delle scienze della vita.

AAVantgarde Bio è uno spin-off dell’Istituto Telethon di Genetica e Medicina (Tigem) di Pozzuoli e si occupa di terapie geniche per le malattie ereditarie della retina. L’obiettivo dell’investimento è lo sviluppo di programmi di terapia genica per giungere alla fase clinica. La tecnologia di AAVantgarde Bio verrà in un primo momento utilizzata nei pazienti che soffrono di cecità associata alla sindrome di Usher1B e alla malattia di Stargardt, ma verrà studiata la possibilità di applicarla nel futuro anche ad altri ambiti.

La piattaforma tecnologica di AAVantgarde è stata sviluppata nei laboratori del Tigem da un gruppo di ricerca guidato da Auricchio, che è anche responsabile del programma di Terapie molecolari dell’istituto e professore di Genetica Medica all’Università “Federico II” di Napoli. Un modello vincente di trasferimento tecnologico nato dalla collaborazione tra università e industria.

Auricchio ha ricevuto il riconoscimento da 100.000 euro del Recordati Prize 2019 proprio per sviluppare un progetto di consolidamento di una terapia genica con vettori AAV-inteina. Gli studi finanziati dal Premio Recordati sono alla base delle principali ricerche di AAVantgarde e permetteranno la cura di malattie fortemente debilitanti, generando un importante impatto positivo per la collettività.

Un caso esemplare che testimonia la presenza di Recordati nell’innovazione scientifica e tecnologica di avanguardia e costituisce una ragione in più per applicare subito alla nuova edizione del Recordati Prize.