Le malattie cardiovascolari rappresentano oggi una delle principali cause di mortalità e disabilità nel mondo e in Italia. I dati ci dicono che le patologie del sistema circolatorio sono responsabili del 31% dei decessi nel nostro Paese: ipertensione, ipercolesterolemia, diabete e obesità sono fattori di rischio sempre più diffusi e spesso sottovalutati. Tra i 35 e i 74 anni, il 49% degli uomini e il 39% delle donne è iperteso, sebbene un terzo di loro non sia consapevole della propria condizione. Il 22% della popolazione è ipercolesterolemica e circa il 35% presenta valori borderline. Il diabete riguarda circa 4 milioni di italiani, pari al 6% della popolazione, mentre 4 adulti su 10 si trovano in una condizione di eccesso di peso.
Promuovere la salute cardiovascolare significa agire sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce e sulla promozione di stili di vita sani, elementi chiave per ridurre l’incidenza delle malattie croniche e migliorare la qualità della vita.
Un progetto che avvicina i cittadini a screening e consapevolezza
“Prevenzione è Salute” è una campagna nazionale integrata di sensibilizzazione, educazione e screening, nata da un progetto di Summeet e Inrete, con il contributo non condizionante di Recordati e la collaborazione tra istituzioni sanitarie, società scientifiche, associazioni di pazienti e professionisti della salute. L’obiettivo è diffondere la cultura della prevenzione, favorendo una maggiore consapevolezza sui fattori di rischio e sull’importanza della diagnosi precoce, incoraggiando al tempo stesso comportamenti salutari.
Il progetto è stato presentato il 27 ottobre a Roma, presso il Ministero della Salute, in occasione della Conferenza Stampa di lancio. Le prime tappe del tour, che attraverserà l’intero territorio nazionale, si terranno a Milano venerdì 14 novembre e a Varese sabato 15 novembre, con stand dedicati e attività gratuite di screening nelle seguenti aree:
Nell’area cardiovascolare e cardiometabolica, vengono proposti per persone di almeno 40 anni, percorsi di valutazione personalizzati che comprendono la raccolta dell’anamnesi e delle informazioni sullo stile di vita, la misurazione della pressione arteriosa, dell’indice di massa corporea (BMI) e della circonferenza addominale. Sono inoltre previsti test per la valutazionedel rischio di diabete di tipo 2, uno screening metabolico completo (colesterolo, trigliceridi, glicemia), l’auscultazione cardiaca con calcolo dell’indice caviglia-braccio e il test del cammino di sei minuti, utile per la valutazione della capacità cardiorespiratoria.
Nell’area salute della donna, si offrono screening e consulenze dedicate alla salute ginecologica e senologica (dai 30 anni in su). Il percorso include la raccolta dell’anamnesi, la valutazione dei principali fattori di rischio, misurazioni di base come pressione arteriosa, BMI e circonferenza addominale, test per valutare il rischio di diabete di tipo 2 e uno screening metabolico completo. Sono inoltre previsti approfondimenti dedicati alla prevenzione, alla fertilità e alla salute ormonale.
Perché la prevenzione non può più aspettare
Le malattie cardiovascolari e metaboliche, insieme alle patologie oncologiche femminili, rappresentano oggi alcune delle sfide più rilevanti per la salute pubblica in Italia.
Tumore al seno
È la neoplasia più diagnosticata nelle donne, con oltre 55.000 nuovi casi ogni anno. Quasi un quarto dei casi (23%) è attribuibile a fattori di rischio evitabili, come sovrappeso, fumo, consumo di alcol e sedentarietà. Se diagnosticato precocemente, la sopravvivenza a 5 anni supera il 90%.
Tumore all’ovaio
Colpisce circa 6.000 donne ogni anno in Italia. La sopravvivenza a 5 anni è pari al 43%, un dato influenzato dalla diagnosi spesso tardiva. Tra i principali fattori di rischio figurano l’obesità e le mutazioni ereditarie dei geni BRCA1 e BRCA2, che possono essere responsabili fino al 25% dei casi.
Fertilità
In Italia circa il 15% delle coppie ha difficoltà a concepire, e nel 40% dei casi la causa è riconducibile a fattori femminili. La fertilità diminuisce progressivamente dopo i 32 anni, con un calo più marcato dopo i 37. La prevenzione in questo ambito passa attraverso l’educazione alla salute riproduttiva, la diagnosi precoce di patologie come endometriosi o sindrome dell’ovaio policistico, e la promozione di stili di vita favorevoli alla fertilità: controllo del peso, attività fisica regolare, abolizione del fumo e riduzione del consumo di alcol.
Una cultura della salute che parte dalla prevenzione
La campagna “Prevenzione è Salute” intende costruire una nuova cultura della salute pubblica, portando la prevenzione direttamente tra le persone: nelle piazze, nelle comunità e nei luoghi di vita quotidiana. Un approccio che unisce educazione, diagnosi precoce e promozione di corretti stili di vita, per trasformare la prevenzione nella prima e più importante forma di cura.