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L’intelligenza artificiale e la ricerca medica secondo Mark Zuckerberg e Priscilla Chan

Essendo le più piccole unità viventi, le cellule sono fondamentali per la comprensione delle malattie, eppure non sappiamo molto di loro. Non sappiamo, ad esempio, come miliardi di biomolecole, come il DNA, le proteine e i lipidi, si uniscano per formare una cellula. Né sappiamo come i tanti tipi di cellule interagiscano all’interno del nostro corpo. Abbiamo una comprensione limitata di come le cellule, i tessuti e gli organi si ammalino e di cosa sia necessario per renderli sani.

L’intelligenza artificiale può aiutarci a rispondere a queste domande e ad applicare conoscenze per migliorare la salute e il benessere in tutto il mondo, a patto che i ricercatori riescano ad accedere a queste nuove e potenti tecnologie e a sfruttarle.

Immaginate se avessimo un sistema per rappresentare ogni stato e tipo di cellula utilizzando modelli di intelligenza artificiale. Una “cellula virtuale” potrebbe simulare l’aspetto e le caratteristiche note di qualsiasi tipo di cellula del nostro corpo, dai bastoncelli e coni che rilevano la luce nella retina ai cardiomiociti che fanno battere il cuore.

Gli scienziati potrebbero usare questo simulatore per prevedere come le cellule potrebbero rispondere a condizioni e stimoli specifici: come una cellula immunitaria risponde a un’infezione, cosa succede a livello cellulare quando un bambino nasce con una malattia rara o anche come il corpo di un paziente risponderà a un nuovo farmaco. Le scoperte scientifiche, le diagnosi dei pazienti e le decisioni terapeutiche diventerebbero più rapide, sicure ed efficienti.

 

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